mercoledì 28 giugno 2017

Tortelli e Dahl



Dal punto di vista prettamente culinario, i due piatti non hanno niente in comune, tanto che uno è tradizionalmente Italiano, o per meglio dire emiliano, l’altro tipicamente indiano. 
Le due  ricette differiscono per gli ingredienti, tipici del luogo per entrambi, e per il sapore, che rappresenta la cultura e la tradizione di origine. I tortelli rappresentano infatti un caposaldo della cucina tradizionale, ci sono i  “tortelli verdi”- ricetta tipicamente reggiana - con ripieno di bietole e spinaci e conditi con burro e salvia per poi aggiungere il parmigiano reggiano grattugiato. In alternativa, ci sono i tortelli con ripieno di zucca, variante altrettanto saporita e specialità della zona verso Mantova. 
Il Dhal, invece, lo troviamo nella cucina indiana, ed è un piatto costituito da lenticchie decorticate, insaporite con spezie come curcuma e curry. È l'accompagnamento più comune per carni stufate, riso o verdure. Pensare a questi piatti mi fa pensare anche agli accompagnamenti che i miei ricordi automaticamente abbinano: per i tortelli mi salta subito alla mente il bollito di manzo  e la salsa verde con prezzemolo e aglio, il cotechino con il purè a Natale, ma anche i cappelletti in brodo, e via dicendo. 
Per il Dhal...i miei ricordi si limitano a quelli di sporadici pranzi o cene in ristoranti indiani (perlopiù a Milano o Parma, nella mia città per la cucina siamo molto tradizionalisti) anche se da  qualche anno a questa parte, per quella cucina, per quei sapori che vengono da un'altra parte del mondo ho più rispetto ed attenzione che mai. Addirittura cerco di trovare analogie e punti in comune fra questi due mondi. È molto difficile, ma questi due mondi sono casa mia, e in qualche modo queste due culture - non solo culinarie- si sono fuse. 
In futuro, quando mia figlia crescerà, questo insieme di culture sarà la nostra identità, e chissà se un giorno cercherà la sua origine anche nei sapori che lei ora non ricorda, (e che rifiuta preferendo tassativamente i tortelli verdi fatti dalla nonna sommersi dal parmigiano). 

Ho fatto questa considerazione perché lo scorso venerdì 23 giugno, abbiamo festeggiato S.Giovanni con l’immancabile tortellata, mentre sabato 24 eravamo  in toscana per la bella serata organizzata da A.P.I. l'associazione di famiglie adottive con cui abbiamo condiviso la cena a base di piatti indiani. La concomitanza delle due cose mi ha fatto riflettere, sulle origini e sui ricordi, in quanto, tramite nostra figlia, detentori di una cultura che ha radici diverse dalle nostre, e che è nostro compito crescere, per aiutarla un domani, ad avere una sua, bellissima e unica identità.