venerdì 15 settembre 2017

Primo giorno di scuola


Stamattina l'aria frizzante di settembre e il cielo sgombro di nubi promette una bella giornata, il sole riflette in diagonale le ombre sull’asfalto in una luce opaca di fine estate. Stamattina è una giornata speciale.
È il primo giorno di scuola per tante, tantissime famiglie e da quest’anno anche per noi, per la prima volta nella nostra vita, da genitori. 
Devo dire che l'euforia di nostra figlia ci ha sollevato dalle nostre ansie e dai nostri timori, anche stavolta come sempre, i bambini, sanno essere concreti e realisti. 
In fondo, lei sapeva benissimo cosa avrebbe trovato a scuola : i suoi amici delle materne (dopo essere stata in astinenza dai suoi simili per un’estate ed aver accompagnato i due genitori in iperattività turistica in Francia). Oltre agli amici, mia figlia avrebbe finalmente utilizzato i suoi nuovi e bellissimi quaderni, matite, libri e altri oggetti che da mesi non vedeva l'ora di poter toccare. Tutto l'occorrente per la scuola, era infatti rimasto inutilizzato, intonso, incartato ed etichettato pronto per la fatidica data: oggi, 15 settembre, Santa Maria Addolorata, anno 2017. Trentanove anni dopo il mio primo giorno di scuola ( per mia moglie è diverso: lei dal primo giorno non ha più smesso di andarci).
Stamattina ho fatto delle foto e mia figlia si atteggiava sempre quando l'emozione la tocca un po' ma non vuole farlo vedere, allora china la testa leggermente verso il basso e guarda di sbieco, accennando una smorfia che sembra un sorriso. 
Entrati in classe, tutti si sono seduti ordinatamente al banco -lasciando sorprese le maestre-, mentre il gruppo dei genitori, in piedi, assisteva con l'orgoglio negli occhi alla prole che in quell’istante aveva iniziato ufficialmente il percorso scolastico. Mentre accompagnavo mia figlia, percorrendo il corridoio ho adocchiato le altre classi : 4a, 5b,  e come un lampo nella mia mente ho immaginato il giorno che terminerà la scuola primaria , quando uscirà da questo edificio per sempre e inizierà le scuole medie. Comincerà l'età del cambiamento, si penserà al futuro, all'indirizzo scolastico. 
Per un attimo il mio battito cardiaco ha accelerato, poi ho pensato : è ancora piccola, e  stamattina, come sempre, ce la siamo trovati nel lettone che fremeva per la giornata di oggi. 
Dopo  averla lasciata nella sua classe, io e mia moglie ci siamo presentati alla vicepreside come genitori adottivi, - la nostra è una famiglia “ in evoluzione” - abbiamo detto. Quello di oggi è uno dei tanti passi che faremo, ho pensato, una giornata che vale la pena vivere come un punto importante nei nostri ricordi. 
Oggi sui giornali ci sono articoli che parlano dei giovani in cerca di lavoro che emigrano in Europa e negli Stati Uniti, sento anche per radio le interviste ai genitori, che raccontano dell'orgoglio dei loro figli, una fierezza che li rende però soli, in un processo sempre più ampio di riformazione e diversificazione del concetto di famiglia, dove vengono a mancare per tutte le generazioni i punti fermi che ai mei tempi, quando io ero seduto al banco di scuola, erano difficilmente discutibili per le nostre latitudini : le opportunità di lavoro accessibili, il riconoscimento della competenza e dello studio e la dignità del lavoro. Oggi è sempre più difficile trovare la propria strada senza per forza dover subire lo stravolgimento delle nostre abitudini e dei nostri piani di vita. Mi rendo conto che i miei pensieri volano, cerco di tornare coi piedi per terra, mia figlia ha ancora sei anni,  nella sua classe starà mettendo a posto i suoi quaderni, starà prendendo familiarità con i nuovi ambienti e con le maestre. La vita è ancora tutta da fare, c'è tanta strada e tanto tempo davanti, mentre penso a chi adesso vive non so dove, ma lui o lei ancora non è con noi, non sa nulla di noi e io sono qui, che penso al futuro, ma il futuro lo scriviamo adesso. 

Buon primo giorno di scuola.