lunedì 11 dicembre 2017

LETTERA A BABBO NATALE

Caro Babbo Natale, quest’anno ho deciso di rinunciare a qualsiasi cosa, non voglio regali, non mi serve nulla, perché nella mia famiglia abbiamo tutto quello che ci serve. Addirittura se perdo qualcosa, a meno che non sia molto prezioso, possiamo anche ricomprarlo. 
Però in casa ci facciamo sempre delle domande, e parliamo spesso di come sarà la nostra famiglia. Questo perché la nostra famiglia non è finita. Ci manca un pezzo. E quel pezzo che manca noi non riusciamo a vederlo, perché è molto lontano, a ore di aereo da qui. 
Perciò tu, Babbo Natale, che hai la slitta con le renne e in una notte sola riesci a portare i regali a tutti i bambini del mondo perché sei magico, dai un’occhiata come sta quel bimbo in India. Tu lo sai, tu sai chi è, anche se noi non lo sappiamo ancora, lo sai , anche se il giudice non ha ancora scelto e chissà quando ci sceglierà . 
Tu lo sai perché sei magico, perché c’è magia in questo, c’è magia nell’adozione, ed è quella magia che muove i nostri cuori verso il bene che vogliamo ai nostri figli. Il resto lo lasciamo agli umani, tutto quello che sono  le carte, le pratiche, le leggi. 
Perciò Babbo Natale, mentre sei in volo con le tue renne, spargi un po’ della tua polvere magica, fai in modo che chi ci sarà stia bene. Non te lo chiede colui che diventerà il papà di quel bambino, perché tu gli adulti non li ascolti, e fai bene, ma te lo chiede quel bambino che da quarant’anni aspetta una vespa a pedali, (che poi è diventata a motore, ma poi gli anni sono passati). 
Se riuscirai a fare questa magia, a dare un sorriso a chi ci sarà domani nella nostra famiglia, io me ne accorgerò, magari fra qualche anno. 

Io aspetto, non ho fretta, magari poi la vespa a pedali la compro a lui. 

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